webdolomiti
| Il Meteo nel bellunese |  Cinema  | Info utili |  Links | Contattaci |  Guestbook Site map |  credits |
Home / News / Soccorso Alpino di Belluno

Soccorso Alpino di Belluno

Comunicati stampa

ATTIVITA' OPERATIVA DI SOCCORSO 2007





La stagione 2007 ha segnato una crescita assolutamente marcata degli interventi di soccorso effettuati dalle 20 Stazioni della 2^ Zona Delegazione Bellunese e dal Servizio dell'Elisoccorso Bellunese, del numero dei soggetti a vario titolo soccorsi e del numero del Personale CNSAS complessivamente coinvolto, riconfermando il costante trend al rialzo dell'ultimo decennio.
Sono stati, infatti, raggiunti valori numerici straordinariamente elevati, anche in virtù delle particolari casistiche intervenute e meglio esplicitate negli allegati grafici che fanno anche cogliere l'analisi specifica dell’attività del CNSAS.
La mole dei dati riferiti al 2007, proprio per i valori numerici espressi, merita una profonda riflessione da parte dello stesso CNSAS, ma anche e soprattutto da parte degli Enti Locali e del Servizio Sanitario Regionale da una parte e degli addetti ai lavori del sistema montagna, dall'altra. Il richiamo sotto evidenziato rispetto alle missioni di soccorso e alle persone soccorse solo di qualche anno fa è di per sè un invito a considerare la necessità improcastinabile di mettere in campo azioni concrete e continuative per cercare di contrastare questo trend.
Va, infatti, ricordato che, rispetto al 2002, in prospettiva dunque quinquennale, il numero degli interventi è aumentato del 51,35% (numero assoluto nel 2002 n. 333) ed il numero delle persone soccorse del 64,68% (numero assoluto nel 2002 n. 385). Questi i dati oggettivi, senza fronzoli retorici.

1. INTERVENTI E PERSONE SOCCORSE.
L'attività svolta nel corso del 2007 dagli Organici delle 20 Stazioni CNSAS in strettissima sinergia operativa con il SUEM 118 di Pieve di Cadore in particolare e con il SUEM 118 di Treviso e Crespano del Grappa nelle zone di competenza territoriale provinciale ed extra-provinciale, si è, infatti, attestata a n. 504 interventi.
Questo primo macro dato segna un incremento pari ad un + 14,29% rispetto all'anno precedente quando furono n. 441. Per quanto, invece, concerne il numero complessivo delle persone soccorse a vario titolo dal Personale CNSAS, si è raggiunto il valore assoluto di n. 634  con un incremento anche in questo caso marcato, pari ad un + 13,01% rispetto alla stagione operativa 2006.

2. DIAGNOSTICA CODICI DI GRAVITA'.
Per quanto più espressamente attiene alla diagnostica analitica degli interventi, oltre ai n. 215 illesi tratti in salvo (33,91% delle persone complessivamente soccorse), si deve constatare un valore in sensibile aumento rispetto all'annata precedente delle persone ferite (vari codici di gravità) recuperate dal Soccorso Alpino che raggiungono il numero di n. 324 (51,10% delle persone complessivamente soccorse). Particolare attenzione merita la disamina delle persone decedute. Il dato statistico tragico che non ha eguali nella ultra cinquantennale storia del CNSAS, segna nel 2007 n. 44 salme recuperate (6,94% delle persone soccorse), dato che rappresenta un + 41,94% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando furono n. 31.
Di questa casistica merita evidenziare le due tabelle sotto esposte, buona sintesi delle attività e delle cause coinvolte negli incidenti.



 

statistica
statistica 

Infine, si ricorda n. 1 persona dispersa (0,16% delle persone soccorse). Questa fattispecie, come vedremo in dettaglio più avanti, è stata oltremodo impegantiva, anche se il dato richiamato si riferisce con assoluta attendibilità ad un disperso, ancora in vita, scomparso volontariamente.

3. CAUSE DEGLI INCIDENTI ED ATTIVITA' COINVOLTE.
Merita ora rimarcare in dettaglio quelle che sono le attività maggiormente coinvolte e le cause degli incidenti, anche se al riguardo è opportuno rimandare agli apporti grafici allegati che evidenziano in modo più puntuale le casistiche particolari. In ogni caso, si deve constatare come le cause ascrivibili alla mancata preparazione fisica e psicofisica siano rappresentino una percentuale ragguardevole, che deve anche essere un segnale d’allarme. Il 10,25% degli interventi complessivi è stato portato a favore di soggetti che hanno accusato malori ed affaticamenti vari, mentre il 21,14% di interventi dovuti alla mancata preparazione tecnica ed esperienza e alla perdita di orientamento.
Si perviene, dunque, al valore del 31,39% di missioni compiute a causa dei così detti fattori soggettivi, condizioni di per sé non imputabili al fattore ambientale ma alla superficialità con la quale si affronta il sistema montano. Una persona su tre viene, dunque, soccorsa per queste ragioni.
Altro fattore davvero impressionante che deve essere valutato con estrema attenzione dagli addetti ai lavori ed in parte ascrivibile ai dati appena esposti, è che il 38,80% di incidenti sia ascrivibile alla scivolata su sentiero, neve e ghiaccio o alla caduta, fattispecie che possono, nella stragrande maggioranza dei casi, essere imputabili alle motivazioni di cui sopra.
Infine, quelle che sono le attività maggiormente coinvolte: l’escursionismo spicca su tutte con il 38,96%, alpinismo e ferrate con il 16,40% con un lieve aumento rispetto alle passate annualità, mentre merita segnalare lo sci con il 17,67% che aumenta in modo marcato e, soprattutto, il 4,57% di incidenti in cui sono state coinvolte auto e moto, percentuale triplicata nel 2007.

4. NAZIONALITA' DELLE PERSONE SOCCORSE e STATO ASSICURATIVO.
A questi dati vanno poi ad aggiungersi quelli più specifici. Vale la pena rimarcare come sia aumentata in modo netto la percentuale di persone soccorse di nazionalità straniera pari al 24,13% del numero complessivo, ad ulteriore dimostrazione che il Soccorso Alpino è anche un fondamentale presidio e garanzia per l'utenza turistica. Tra queste si registra un aumento sensibile delle persone soccorse dei paesi dell'est pari al 5,36% ed, in genere, di persone di nazionalità extra-europea con il 2,84%.
Altro ragionamento merita, anche alla luce della recente approvazione della Legge Regionale n. 33/07, lo stato assicurativo delle persone soccorse. I Soci Cai rappresentano l'8,36%, mentre i non Soci Cai segnano l'87,22%. Solo il 4,42% sono in possesso di una qualche copertura assicurativa, fattore che dovrebbe essere maggiormente pubblicizzato e rendere tutti consapevoli sulla necessità che Dolomiti Emergency decolli in via definitiva.

5. RICERCA e SOCCORSO PERSONE DISPERSE
Ragionamento circostanziato merita in questa sede l'attività di ricerca svolta dal CNSAS a favore di persone disperse. Si sono, infatti, registrate oltre alle ricerche di routine (esito di interventi che si sono risolti entro le 2H, pari a 14 interventi), 9 ricerche di persone disperse che hanno superato le 48H di attività e che hanno duramente impiegato la struttura della scrivente organizzazione in ordine alla pianificazione e alla gestione delle operazioni, considerato l'importante concorso di volontari e di mezzi aerei impiegati su terreni particolarmente ostili. Questa particolare attività ha anche fatto registrare n. 18 persone decedute, pari al 40,91% delle salme complessivamente recuperate.

 

6. VOLONTARI IMPEGNATI.
Con le premesse di questa analisi, si deve di necessità registrare un complessivo, oneroso, implemento dell'attività del CNSAS, le cui relative missioni di soccorso hanno visto l'impiego di n. 3.236 Volontari con un + 5,17% rispetto al 2006  per complessive n. 3.493 giornate/uomo, questi ultimi valori segnano le risorse umane messe a disposizione della collettività da parte del CNSAS. 

CONCLUSIONI

Va da sé che la frequentazione turistica del territorio veneto alpino e prealpino, nonostante le ricordate cifre, è risultata spesso inconsapevole dei rischi impliciti di qualsiasi attività praticata nell’ambiente ostile, tanto che sia i n. 504 interventi sia le n. 634 persone soccorse, oltre alle n. 44 persone decedute, rappresentano in valori assoluti il valore più elevato di sempre nella nostra provincia e in quella di Treviso dall'anno di istituzionalizzazione del Soccorso Alpino Bellunese.
 Si rimarca, quindi come è opportuno che sia, la cogente ed assoluta necessità programmatica di potenziare con misure efficaci, co-organizzate prioritariamente con il CAI e le Guide alpine e con l'indispensabile supporto delle PP.AA. e, soprattutto degli Enti Locali, adeguate campagne di sensibilizzazione, attraverso un nuovo e radicale approccio alla comunicazione della prevenzione ed informazione, che deve essere diretta soprattutto nel mondo della scuola e dell'associazionismo, oltre che caratterizzata dalla estensività.
Belluno, 18 gennaio 2008                                     IL DELEGATO CNSAS
                                                                       2^ ZONA DELEGAZIONE BELLUNESE
                                                                                           (Fabio Bristot)




 

servizio di Michela Canova

Ufficio stampa a cura di Agenzia Obiettivo
via Sottocastello, 22 32100 - Belluno - Italy
Tel. ++39-0437-944263
e-mail: agenzia@obiettivo.net

| Città e Provincia | Storia | Tour | Eventi | Arte e cultura | Musei | Info utili | Libri | Cinema | Aziende | Turismo |
| Nevegal | Piave | Turismo | Benessere e movimento | Tango Argentino| Località sciistiche |
| Soccorso alpino| Links |

Copyright © 1999-2011 by webdolomiti.net - Tutti i diritti riservati