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Soccorso Alpino di Belluno

Comunicati stampa





Aprile, maggio, giugno 2011

NUMEROSI INTERVENTI PER SUEM E SOCCORSO ALPINO

Belluno, 26-06-11
Questa mattina un alpinista di Mori (TN), A.M., 17 anni, è stato centrato da un sasso caduto dalla parete, mentre era fermo in sosta a fare sicura al suo compagno, sul sesto tiro della via Decima - Cimpellin, sulla Pala del Bo', in Moiazza. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo al rifugio Carestiato, per un sostegno nelle operazioni e si è diretto poi verso il luogo dell'incidente. Il ragazzo, raggiunto dai soccorritori, è stato imbarellato e recuperato con un gancio baricentrico di 35 metri, per essere poi imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno con una profonda ferita alla gamba. Successivamente l'eliambulanza è stata inviata verso la Cengia del Banco, sulla Croda Marcora, per verificare che una frana caduta sopra un sentiero non avesse investito qualcuno. Sul posto l'equipaggio, aiutato da un soccorritore di San Vito di Cadore, ha escluso la presenza di persone coinvolte. Infine, sul Primo spigolo della Tofana di Rozes, verso la fine della via Pompanin-Dimai, un alpinista del Lussemburgo è stato recuperato con la compagna di cordata dall'eliambulanza, perchè, sentitosi poco bene, aveva contattato il 118. L'uomo, imabarcato con un verricello di 5 metri, è stato trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore, per i controlli del caso.

RECUPERATO CORPO ALPINISTA MORTO

Belluno, 26-06-11
Malgrado l'ostacolo creato dalle forti raffiche si vento, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a recuperare il corpo di R.M., 56 anni, di Venezia, precipitato nel primo pomeriggio sul monte Antelao, comune di Calalzo di Cadore. Prima dell'incidente, l'uomo stava scendendo con un amico dalla variante Lindemann alla normale alla montagna. A circa 2.700 metri di altitudine stava predisponendo gli ancoraggi per superare un salto di roccia con le corde doppie, quando è scivolato, cadendo nel vuoto e finendo in un buco scavato dall'acqua di una cascata. In quell'anfratto, sei tecnici del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e San Vito di Cadore, trasportati in quota dall'elicottero del Suem, si sono attrezzati a scendere per circa 8 metri, sotto il getto gelato della cascata, rischiando principi di ipotermia. L'eliambulanza, prima che il vento impedisse a lungo altri avvicinamenti, è riuscita a imbarcare il compagno dell'uomo, con 50 metri di verricello, per trasportarlo fino al rifugio Scotter. Poco fa le condizioni meteo hanno finalmente permesso all'elicottero di recuperare la barella con la salma, con un verricello di 5 metri, e i soccorritori in hovering.

ANTELAO: MUORE PRECIPITANDO DALLA NORMALE

San Vito di Cadore (BL), 26-06-11
È morto l'uomo (al momento non sono note le generalità) precipitato nel primo pomeriggio in un dirupo mentre risaliva la via normale all'Antelao con un amico. Le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore e Pieve di Cadore trasportate in quota dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, a circa 2.900 metri di quota, sono riuscite con molta difficoltà a individuare il corpo, finito sotto una cascata, e a recuperarlo rischiando principi di ipotermia nel lungo intervento sotto l'acqua congelata. Al momento, ostacolata da forti raffiche di vento, l'eliambulanza del Suem sta tentando di avvicinarsi al luogo dove si trova la salma, per riportarla a valle.

PRECISAZIONI INCIDENTE MOTO

Lorenzago di Cadore (BL), 26-06-11
Ultimati i rilievi e ottenuto dalla magistratura il nulla osta per la rimozione della salma, le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore hanno recuperato il corpo della donna morta questa mattina dopo essere uscita di strada con la sua moto. M.F.Z., 69 anni, di Udine stava percorrendo sulla sua Harley davidson una strada militare della Cridola, assieme a due amici che la precedevano. Forse ha causa di un malore, ha tagliato un tornante, finendo sulla strada di sotto mentre stavano sopraggiungendo i due compagni che hanno lanciato l'allarme al 118. Inutili i tentativi di rianimazione del personale sanitario sopraggiunto, che ha solo potuto constatarne il decesso.

MOLTI INTERVENTI IN MONTAGNA: MOTOCICLISTA PERDE LA VITA

Belluno, 26-06-11
Una motocicista di Udine, M.F.Z., 69 anni, ha perso la vita, finendo in un dirupo, dopo essere uscita di strada in località Cridola, a Lorenzago di Cadore. L'allarme è scattato attorno alle 10.15. Sul posto le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore stanno recuperando il corpo della donna. Poco prima l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto in aiuto di un alpinista che, ultimata ieri con un amico la via Eotwos-Dimai alla Tofana, dopo aver bivaccato in cima, sulla via del rientro questa mattina si è procurato un trauma al ginocchio. Imbarcato è stato trasportato all'ospedale Codivilla. Il Soccorso alpino di Belluno è stato invece allertato da un ragazzo che si era perso di vista con un amico, durante una passeggiata a Gena Alta, sotto il Campanile nella valle del Mis e temeva gli fosse capitato qualcosa. Il giovane scomparso è fortunatamente rientrato all'arrivo dei soccorritori e l'allarme è cessato. In questo momento si sta intervenendo in Moiazza, sulla via Decima alla Pala del Bo', dove un alpinista è stato colpito da un sasso.

ALPINISTA SCIVOLA IN PARETE

Auronzo di Cadore (BL), 25-06-11
Seconda di cordata, un'alpinista di Portogruaro (VE), L.S., 28 anni, stava scalando una via sulla parete del Pian dei Toci, sui Cadini di Misurina, quando ha perso un appoggio ed è scivolata sbattendo con la gamba sulla roccia. Attorno alle 17, I compagnoi hanno chiesto l'intervento del 118 e l'hanno aiutata a raggiungere la cima, dove è stata recuperata dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore in hovering, per essere poi accompagnata all'ospedale di Cortina con sospetti traumi al ginocchio e alla caviglia.

RICERCA SU MACERIE: NUOVA ABILITA' PER LE UNITA' CINOFILE DEL SOCCORSO ALPINO

Belluno, 25-06-11
Dopo la ricerca di superficie, in valanga e con i cani molecolari, il Soccorso alpino nazionale sta portando avanti la preparazione di 4 cani da ricerca su macerie, addestrati per tre giorni, fino a ieri, da un istruttore francese tra passo Rolle e Rovereto. First, Flash, Flap e Fabotte (unica femmina) sono stati selezionati appositamente per il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico dall'istruttore di Limoges, appartenente ai Sapeurs pompiers francesi, scelti tra le possibili scuole internazionali per l'assoluta esperienza maturata in questo settore. Dopo un primo periodo in Francia, da un mese i cuccioli sono stati affidati ai loro nuovi conduttori appartenenti alle delegazioni Dolomiti Bellunesi, Lazio, Cagliari e Veltellina-Valchiavenna. I princìpi dell'addestramento dei cani da maceria (o da catastrofe) sono i medesimi di quelli da ricerca di superficie - educati al gioco-predazione, ossia spronati a cercare per avere come premio un manicotto (palline in quella di superficie) e giocare con il conduttore - ma lo stimolo deve essere ancora più potente, poichè le difficoltà oggettive sono superiori rispetto alle altre ricerche: i movimenti avvengono in luoghi difficili e pericolosi, al buio o con il fuoco, i cani non devono essere distratti da alimenti o liquidi e, soprattutto, non avranno mai la possibilità di vedere ciò che stanno cercando. I 4 cuccioli hanno ognuno il proprio carattere, perchè entreranno a far parte sì di un'unica squadra, ma impiegata per interventi differenziati. Appartengono alla razza Malinois, ottima 'da lavoro', sia per il fisico che per la testa. Il cane malinois infatti ha tempra, forte resistenza fisica e risponde alle principali doti richieste: è curioso, vivace, sa giocare, ha carattere, è gentile. Il percorso di addestramento si concluderà a febbraio, quando le unità cinofile saranno dotate di brevetto a Limoges. A passo Rolle erano inoltre presenti 3 unità cinofile molecolari (tre Bloodhound, tra i quali Rufus) con il coordinatore nazionale, un cucciolotto di 4 mesi di Australian working Kelpe (Jack), e due unità cinofile da ricerca di superficie (Marley e Buck).

RITROVATO ANZIANO SCOMPARSO

Cibiana di Cadore (BL), 21-06-11
È stato ritrovato attorno alle 17, M.D.F., 84 anni, di Cibiana di Cadore (BL), per la cui scomparsa erano state allertate le Stazioni del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Centro Cadore. L'anziano era uscito dalla propria abitazione questa mattina alle 10. Non vedendolo rientrare, la nipote ha contattato il 118 attorno alle 16. Fortunatamente l'uomo è stato individuato poco dopo l'inizio delle ricerche, vicino a un ruscello, dove era scivolato riportando alcune escoriazioni. Riaccompagnato sulla strada, sarà trasportato in ambulanza all'ospedale di Pieve di Cadore in via precauzionale.

SOCCORSO ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTA'

Cortina d'Ampezzo (BL), 21-06-11
Dopo essere salito con la figlia in funivia fino ai Tondi di Faloria per una passeggiata, un escursionista di Vedelago (TV), O.P., 84 anni, ha iniziato a scendere a valle lungo il sentiero delle piste, finchè non è stato più in grado di proseguire per l'affaticamento. Allertata dal 118 poco prima di mezzogiorno, una squadra del Soccorso alpino di Cortina ha raggiunto con il fuoristrada il luogo dove si trovava l'anziano e, dopo averlo caricato a bordo, lo ha riaccompagnato fino al parcheggio..

MALORE SUL SENTIERO

Livinallongo del Col di Lana (BL), 19-06-11
Un escursionista di Borso del Grappa (TV), G.Z., 63 anni, è stato colto da malore, mentre con altre persone stava percorrendo il sentiero che porta sul Col di Lana. Allertato il 118, sul luogo si è diretta l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. Dopo che il medico gli ha prestato le prime cure, l'uomo è stato imbarcato sull'elicottero e trasportato in gravi condizioni all'ospedale di Treviso, per un sospetto infarto.

CADE CON LA BICICLETTA

Alleghe (BL), 18-06-11
Mentre scendeva con la bicicletta lungo un sentiero che taglia le piste da sci sui Piani di Pezzè, nel primo pomeriggio un uomo originario di Taibon Agordino (BL), D.F., 53 anni, è caduto e ha sbattuto a terra con il volto. L'infortunato ha quindi contattato il 118 che ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Alleghe. I soccorritori hanno raggiunto in jeep il luogo dell'incidente, per recuperare l'uomo, con un taglio sul mento, e accompagnarlo a valle dove attendeva l'ambulanza della Croce Verde per condurlo all'ospedale.

PRESENTATE A CIMOLAIS LE INIZIATIVE DI MONTAGNAMICA E SICURA DOMANI SARA' LA VOLTA DI PADOVA

Cimolais (PN), 17-06-11
E' partita oggi, con la presentazione ufficiale nella sede del Parco Dolomiti Friulane a Cimolais delle iniziative e dei pieghevoli, la campagna estiva del progetto di prevenzione e sicurezza 'MontagnAmica e sicura', realizzato da Club alpino italiano, Soccorso alpino e Guide alpine, in collaborazione con tutte le associazioni dedite alla formazione e prevenzione degli incidenti in montagna. Dove ripararsi quando cadono i fulmini, cosa succede con la nebbia, come leggere un bollettino meteorologico, sono alcune della domande cui sarebbe doveroso saper rispondere prima di iniziare una gita in quota, ma che spesso i frequentatori della montagna non si pongono, finendo - statistica insegna - in guai anche seri. Il 75% degli incidenti sono causati da scivolamento su pendio ed proprio agli escursionisti di tutte le età, cui si rivolge il progetto, dopo aver ottenuto ottimi riscontri già nella parte invernale, più selettiva perchè rivolta a un'utenza più ristretta. "L'estate - sottolinea Dario Travanut componente della Commissione escursionismo del Cai Veneto - Friuli Vnenezia Giulia - è alla portata di tutti ". Obiettivo principale raggiungere e informare il grande pubblico, a partire dai giovani, gruppi scout, colonie parrocchiali, associazioni naturalistiche: "Dobbiamo instillare in chiunque va in montagna il dubbio 'Sono capace o no?'. Per questo distribuiremo i pieghevoli realizzati, organizzeremo serate e convegni, a partire da domenica, 'Giornata sulla sicurezza', per avere una presa di coscienza ad ampio raggio", ha spiegato il coordinatore del progetto Ruggero Montesel. I presidenti del Cai friulano, Antonio Zambon, e veneto, Emilio Bertan, hanno evidenziato la natura 'univeristaria' del progetto, per la presenza al suo interno dei principali responsabili della sicurezza in montagna, Cai, Soccorso alpino, Guide e anche Arpa. "In passato ci siamo occupati a lungo solo del recupero degli infortunati, dimenticandoci di fare prevenzione- ha premesso Fabio Bristot, presidente del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi - adesso, insieme a Cai e Guide, abbiamo il dovere di occuparci di informazione e prevenzione, per una cultura diffusa e continua della montagna, non solo a spot occasionali". Dalla Regione Veneto, nelle parole del funzionario Stefano Sisto in rappresentanza dell'assessore Marino Finozzi, è arrivato totale appoggio all'iniziativa e la buona notizia che l'assestamento di bilancio conterrà finanziamenti destinati al Cai. Erano inoltre presenti il sindaco di Cimolais Rita Bressa, Lio De Nes, presidente del Collegio Guide alpine del Veneto e Giacomo Cesca per le scuole del Cai. Domani a partire dalle 14.30, alla presenza dei rappresentanti dei diversi enti, il giornalista-alpinista Bepi Casagrande presenterà a Padova il progetto al centro sportivo Brentelle (in via Pelosa), dove vengono testati i materiali alpinistici per la sicurezza. Gli organi di informazione sono invitati a partecipare.

ESCURSIONISTA SI PERDE NELLA NEBBIA

Chies d'Alpago (BL), 16-06-11
Partita questa mattina alle 7 da Pian Formosa, un'escursionista trevigiana, E.T., 44 anni, ha iniziato il suo cammino diretta alla cima del Messer. Dopo aver raggiunto prima bivacco Toffolon e poi la vetta della montagna, ha ripreso la via di discesa, ma all'improvviso si è alzata la nebbia, che le ha fatto smarrire la traccia del sentiero. Alle 13 circa ha lanciato l'allarme al 118. In direzione del monte sono quindi partite le squadre del Soccorso alpino dell'Alpago. I soccorritori hanno iniziato a cercarla, chiamandola a voce e tenendosi in contatto telefonico con lei, finchè non l'hanno ritrovata lungo il 'Troi delle gallinette'. La donna, che stava bene, sebbene un po' affaticata, è stata riaccompagnata a valle. L'intervento si è concluso verso le 18.30.

SOCCORSO ALPINO, CLUB ALPINO ITALIANO, GUIDE ALPINE: "SI RICONOSCA LA SPECIFICITA' DEL SISTEMA DOLOMITI"

Venezia, 15-06-11
I rappresentanti di Soccorso alpino, Club alpino italiano e Guide alpine, sono stati ricevuti oggi dalla VI Commissione 'Cultura e turismo del Consiglio regionale, in occasione delle audizioni con associazioni ed enti "addetti ai lavori", per ascoltare giudizi e proposte sul testo del disegno di legge della Giunta "Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto". Fabio Bristot, per il Soccorso alpino, Bruno Zannantonio e Renato Vezzi, per il Cai, hanno ricordato ai presenti l'articolato comune che compete ai tre enti, inerente a informazione, prevenzione e sicurezza sui territori della montagna Veneta. E' stato inoltre presentato un emendamento che propone, così come già accade per Venezia, il riconoscimento della specificità del sistema Dolomiti, ancor più dopo l'approvazione dell'Unesco che le ha elette a far parte del patrimonio dell'umanità. Il Cai inoltre ha chiesto lo stralcio dei commi che mirano a parificare i rifugi alpini con i rifugi escursionistici.

SOCCORSO IN GROTTA: UN ADDESTRAMENTO LUNGO TRE GIORNI

Fregona (TV), 14-06-11
Un infortunato bloccato in grotta a 300 metri di profondità, l'allarme scatta venerdì sera e le squadre di speleologi lavorano 24 ore senza tregua per portare fuori la barella. Un'emergenza reale, solo ipotizzata in questo caso nella periodica esercitazione della 6a Delegazione speleologica del Soccorso alpino e speleologico, che ha visto, lo scorso fine settimana, settanta tecnici impegnati nel Bus della Genziana, sull'altopiano del Cansiglio. I soccorritori provenienti dalle Stazioni di Verona speleo, Vicenza speleo, Veneto orientale, Trento e Bolzano, venerdì sera hanno iniziato l'addestramento, per poi calarsi nell'abisso profondo 580 metri, molto frequentato e conosciuto, e simulare il ferimento di uno speleologo, con successivo imbarellamento e recupero, a quota - 300. Le condizioni instabili del tempo hanno contribuito a creare una situazione ancora più realistica, quando sabato sera un pozzo lungo 60 metri, situato a meno 200 metri di profondità, è stato reso impercorribile dalle forti precipitazioni, dando l'occasione di testare una via di bypass, che permette di scendere o risalire in sicurezza. Le squadre si sono alternate in progressione con cambi del personale che hanno garantito continuità ininterrotta nelle manovre per quasi 30 ore, 24 incentrate sul trasporto della barella fino all'uscita della grotta, domenica mattina. Le manovre eseguite a dovere, nei tempi stabiliti, hanno consentito all'esercitazione di raggiungere gli obiettivi prefissati, con grande soddisfazione dei partecipanti. E' altresì emersa la necessità di poter contare su ulteriori risorse per poter mantenere standard operativi adeguati. L'ultimo intervento della Delegazione speleo risale allo scorso 22 maggio, allorchè le squadre sono andate in aiuto di una giovane veronese, bloccata a -200 metri nella grotta della Spluga della Preta sui monti Lessini a Sant'Anna d'Alfaedo.

TROVATO SENZA VITA UOMO SCOMPARSO VENERDì

Vallada Agordina (BL), 14-06-11
Il corpo di A.A., 60 anni, di Casale sul Sile (TV), uscito di casa venerdì scorso per un giro e mai più rientrato, è stato trovato senza vita ieri notte, nei boschi di Vallada Agordina. L'uomo era solito frequentare le zone del comune bellunese, dove si era già fermato altre volte a dormire in macchina a bordo strada, ma l'allertamento al Soccorso alpino della Val Biois è arrivato poco prima delle 22, perchè le celle del suo telefonino, fatte rintracciare dai carabinieri su richiesta dei famigliari, ne segnalavano la presenza nella zona di Mas di Vallada. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare le strade alla ricerca dell'auto, finchè una pattuglia dei carabinieri l'ha individuata parcheggiata in località Cogul, ultima frazione dell'abitato, e le squadre si sono concentrate in quel luogo. Uno dei tecnici, entrato pochi metri nel bosco vicino, con la frontale ha illuminato il cagnolino dell'uomo scomparso, legato ad un albero. Dopo averlo liberato, lo ha spronato a cercarlo e la bestiola si è diretta di corsa a una trentina di metri di distanza e si è fermata. Tra gli alberi si trovava il corpo di A.A., probabilmente morto a causa di un malore forse già da qualche giorno. Accanto a lui, binocolo e ombrello aperto. Dopo aver atteso il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, i soccorritori hanno ricomposto la salma. Il corpo è quindi stato trasportato sulla strada e da lì alla cella mortuaria.

TROVATO ANZIANO SCOMPARSO DA CASA

Pieve di Cadore (BL), 10-06-11
È stato ritrovato questa mattina alle 6.15, M.T., 96 anni, di Pieve di Cadore (BL), scomparso ieri da casa. L'uomo era uscito dalla propria abitazione attorno a mezzogiorno, per una passeggiata, e non era più rientrato. La moglie lo ha atteso fino a sera, quando, attorno alle 20, è scattato l'allarme per il suo mancato rientro, con l'intervento delle squadre del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e Centro Cadore. Dal Centro mobile di coordinamento sono state distribuite le zone di ricerca affidate a tecnici e unità cinofile. Alcuni conoscenti lo avevano visto nel pomeriggio nella zona di Tai, con le borse della spesa. I soccorritori hanno quindi perlustrato i sentieri frequentati abitualmente dall'anziano, tra Sottocastello, Nebbiù, Tai, preallertando le Stazioni di Longarone, San Vito e Auronzo di Cadore, senza però rinvenirne traccia. Questa mattina l'uomo, che stava bene, è stato visto lungo una strada vicino alla diga. Raggiunto dai soccorritori, ha detto di aver dormito sotto un ponte e ha aggiunto: 'E a 96 anni fae ancora chel che vojo mi!'.

INTERVENTO NELLA NOTTE SULLE TRE CIME DI LAVAREDO

Auronzo di Cadore (BL), 04-06-11
Due squadre del Soccorso alpino di Auronzo sono intervenute questa notte in aiuto di due alpinisti tedeschi incrodati sulla via del rientro dalla Grande delle Tre Cime di Lavaredo. I due, 51 e 47 anni, di Monaco, erano partiti dal rifugio Auronzo alle 5 di ieri, diretti sulla normale alla Cima Grande. Rallentati anche per la presenza di neve, hanno raggiunto la vetta verso le 18 e iniziato le doppie di discesa. In un punto in cui avrebbero dovuto effettuare un traverso, hanno però sbagliato scendendo dritti e sono rimasti bloccati a circa 2.600 metri di altitudine. Attorno alle 22 hanno contattato i famigliari al rifugio ed è scattato l'allarme. Due squadre si sono quindi attivate. I soccorritori hanno risalito la via normale illuminata dalle frontali, sotto scrosci di pioggia intermittente e presenza di nebbia, che ha impedito l'uso delle luci fotoelettriche. Dopo averli individuati, erano incolumi, li hanno recuperati per portarli nella cengia da cui calarli lungo la via di rientro corretta. Le operazioni si sono concluse alle 3.

MOTO CONTRO PARAPETTO: PRECIPITA PER 90 METRI

Rocca Pietore (BL), 03-06-11
Un motoclicista originario di Padova, A.A., 50 anni, è morto precipitando dal ponte che attraversa la gola dei Serrai di Sottoguda. Da una prima ricostruzione l'uomo, che stava risalendo verso passo Fedaia, si è scontrato con il parapetto del ponte. La moto è rimasta sulla strada, mentre lui è stato sbalzato al di là della protezione laterale ed è volato nel baratro per una novantina di metri. L'allarme è stato lanciato verso le 11.10 da alcuni testimoni che stavano passeggiando lungo la strada sottostante. Sul posto, una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina ha recuperato il corpo senza vita per affidarlo al carro funebre, una volta ottenuto dalla magistratura il nulla osta per la rimozione della salma.

ESCURSIONISTI BLOCCATI SULLA FERRATA NELLA NOTTE

Cortina d'Ampezzo (BL), 03-06-11
Il Soccorso alpino di Cortina è intervenuto questa notte in aiuto di due escursionisti bloccati a 2.700 metri di quota sulla ferrata Lipella. I due, lui tedesco di 34 anni, lei polacca di 32, erano partiti ieri in mattinata. Quando hanno iniziato a trovare neve lungo il percorso, l'andatura è rallentata e si sono attardati. La coppia ha tentato di proseguire finchè, all'altezza delle Tre dita, è rimasta incrodata. I soccorritori sono stati allertati dal 118 attorno alle 20.30 e una decina di tecnici è quindi partita in direzione della ferrata sulla Tofana di Rozes. Dopo aver individuato e raggiunto i due, le squadre hanno attrezzato una cengia di rientro, per arrivare fino al rifugio Giussani. Lì li hanno fatti riscaldare e hanno dato loro bevande calde, per poi riaccompagnarli a valle. L'intervento si è concluso alle 2.

CRISI DI PANICO SUL PERALBA

Sappada (BL), 02-06-11
Risalendo la normale ovest al Peralba, una coppia di escursionisti, un uomo e una donna, si è trovata di fronte alla neve, attorno a 2.500 metri di altitudine. Non essendo attrezzati, i due hanno deciso di tornare sui propri passi, ma durante la discesa in un tratto particolarmente esposto, la donna, trentasettenne di Majano (UD), si è trovata in difficoltà e ha preso paura. Il compagno ha quindi contattato il 118 che ha allertato il Soccorso alpino di Sappada. Una squadra, accompagnata da alcuni finanzieri, ha raggiunto gli escursionisti, che nel frattempo erano riusciti ad abbassarsi di quota, e li ha riaccompagnati a valle.

PRECIPITA CON IL KITESURF NELLA BOSCAGLIA

Farra d'Alpago (BL), 28-05-11
Mentre effettuava evoluzioni con il kitesurf sul lago di Santa Croce, un colpo di vento ha chiuso la vela di R.O., 41 anni, di Conegliano (TV), che è precipitato in una zona boscata a 200 metri di distanza dal campeggio e ha iniziato a chiedere aiuto. I suoi richiami sono stati sentiti da un passante che ha contattato il 118. Temendo l'uomo fosse finito sulle rocce, sul posto dell'incidente sono stati inviati una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago e l'elicottero di Treviso emergenza. Nel frattempo, un uomo che aveva assistito alla scena è riuscito a raggiungere il kitesurfer nella zona paludosa dove era caduto e a riportarlo sulla spiaggia. Visitato dal medico dell'equipaggio, sopraggiunto subito dopo, l'uomo non ha fortunatamente riportato traumi nell'urto.

MALORE IN VAL VISDENDE

San Pietro di Cadore (BL), 28-05-11
Mentre si trovava con altre persone in una casera vicina a località da Plenta, in Val Visdende, un uomo ha accusato un malore. Subito è stato chiesto l'intervento del 118. Sul posto, poco dopo, è atterrato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, mentre si preparava a uscire la Stazione del Soccorso alpino della Val Comelico. Imbarcato, E.D.C., 77 anni, di Santo Stefano di Cadore (BL), è stato trasportato all'ospedale di Belluno, con il timore si trattasse di un infarto.

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DEL SOCCORSO ALPINO DELL'ALPAGO

Tambre (BL), 28-05-11
Con una breve e partecipata cerimonia è stata inaugurata oggi la nuova sede del Soccorso alpino dell'Alpago, ospitata nelle stanze del Centro sociale di Tambre, sala riunione e magazzino, messe a disposizione dall'amministrazione comunale. I soccorritori hanno ripercorso la storia del sodalizio dalla nascita, 35 anni fa, della Stazione, l'allora distaccamento di Longarone di 'Tambre per l'Alpago, voluto da Isidoro Bona, fondatore e primo capostazione. Molto sentiti gli interventi delle autorità presenti alla manifestazione, a iniziare dal sindaco di Tambre, Oscar Facchin, che ha sottolineato l'importanza del Soccorso alpino dicendo: 'Dobbiamo essere orgogliosi di ospitare nel nostro territorio questa struttura'. Il presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin ha ricordato il percorso di promulgazione della legge regionale a favore del Soccorso, per poi dedicare un pensiero ai componenti dell'equipaggio di Falco. Parole di elogio sono arrivate anche da Ivan De Min, assessore della Comunità montana dell'Alpago e dall'onorevole Franco Gidoni. Sono stati quindi ricordati tutti i capistazione succedutisi in questi anni: Isidoro Bona, Ettore Bona, Pierangelo Pedol e Alex Barattin. Da quest'ultimo è arrivato il ringraziamento speciale alle famiglie dei soccorritori, mogli e compagne, per il tempo a loro tolto. Sono infine intervenuti il delegato delle Dolomiti Bellunesi Fabio Rufus Bristot, il presidente regionale del Soccorso alpino Rodolfo Selenati e il presidente veneto del Cai Emilio Bertan. 'Le parole di Signore delle cime in genere si sentono in altri frangenti - ha detto don Lino durante la benedizione della sede - oggi vanno bene perchè abbiate poco lavoro e perchè, quando lo svolgete, siate protetti'.

INAUGURAZIONE NUOVA SEDE DEL SOCCORSO ALPINO DELL'ALPAGO

Tambre (BL), 26-05-11
Sabato prossimo, 28 maggio, al Centro sociale di Tambre, si svolgerà l'inaugurazione della nuova sede del Soccorso alpino dell'Alpago. Dopo un lungo periodo ospitata dalla parrocchia in un edificio poco distante, la Stazione si è spostata nei nuovi ambienti, messi a disposizione dal Comune di Tambre, dove si trovano la stanza riunioni e il magazzino. Sabato alle 17 le autorità porteranno il loro saluto, cui seguirà la proiezione di un filmato che illustra l'operatività dei soccorritori. Si procederà poi con la benedizione della nuova sede, per concludere con il rinfresco aperto a tutti i partecipanti.

RAGGIUNTI ESCURSIONISTI IN DIFFICOLTA' IN VAL MEDON

Belluno, 22-05-11
Una squadra del Soccorso alpino di Belluno ha appena individuato e raggiunto due escursionisti bellunesi bloccati in un punto impervio della Val Medon. I due erano partiti questa mattina dalla Pala Alta per la traversata del 'viaz dei camorz e dei camorzieri', con l'intenzione di raggiungere forcella Oderz, da dove rientrare. Probabilmente a causa di un ritardo, hanno optato per una 'scappatoia' intermedia, che da forcella Medon conduce a Bolzano Bellunese. Nel percorrere il tragitto, hanno però perso la traccia e, non riuscendo a ritrovare la via, prossimo il buio, hanno chiesto l'intervento del Soccorso alpino attorno alle 18.30. Una squadra è quindi partita verso la Val Medon e, attraverso contatti telefonici e poi a voce, è riuscita a ritrovarli. Gli escursionisti si trovano in un ripido versante e sarà necessario assicurarli, per poi riaccompagnarli a valle.

PRECIPITA CON IL PARAPENDIO E MUORE

Comelico Superiore (BL), 13-05-11
Un giovane di Padola di Comelico Superiore (BL) ha perso la vita dopo essere precipitato con il proprio parapendio. Il ragazzo, A.A.L., 27 anni, stava sorvolando la frazione di Casamazzagno quando, pare per un colpo di vento, la vela si è improvvisamente chiusa e lui è caduto a terra, finenso su un prato in località San Leonardo, dopo un volo di una quarantina di metri. Un testimone ha lanciato l'allarme attorno alle 14. Sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico. Inutili i tentativi di rianimazione tentati dall'infermiere e dal medico, che ha solamente potuto constatarne il decesso. Una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, dopo che i carabinieri hanno completato i rilievi, i soccorritori hanno ricomposto la salma, per trasportarla in barella fino alla strada, da dove è poi stata accompagnata nella cella mortuaria di Dosoledo.

SOCCORSO ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTA'

Sappada (BL), 12-05-11
Partito questa mattina da Casera Vecchia con l'intenzione di risalire il passo dei Cacciatori e la ferrata del Chiadenis, un escursionista goriziano, R.M., 32 anni, di San Canzian d'Isonzo, ha sbagliato itinenario, finendo bloccato su un ripido versante. Dopo aver superato, ramponi ai piedi, un canalino innevato, infatti, ha cercato di tornare sui propri passi, ma non si è più sentito in grado di scendere e ha chiamato il 118, che ha allertato il Soccorso alpino di Sappada attorno alle 13. Parlando con lui al telefono, una squadra ha intuito che in realtà l'uomo doveva trovarsi poco sotto il monte Avanza e in quella direzione si è mossa. Una volta individuato, i soccorritori lo hanno raggiunto a circa 2.400 metri di altitudine, lo hanno assicurato e calato per 200 metri, per poi accompagnarlo nell'ultimo tratto fino a valle.

LEZIONE DI SICUREZZA IN MONTAGNA PER I RAGAZZI DELLE MEDIE DELL'ALPAGO

Chies d'Alpago (BL), 03-05-11
Una trentina di studenti di terza media, in rappresenanza delle classi di tutti gli istituti dei 5 comuni dell'Alpago, ha partecipato lo scorso fine settimana a una giornata dedicata alla sicurezza in montagna sulla neve, come conclusione del progetto 'Montagna amica', organizzato da Soccorso alpino, Cai e Guide alpine dell'Alpago. Dopo le lezioni teoriche in aula, infatti, i ragazzi hanno potuto mettere in pratica quanto appreso durante l'inverno, a partire dall'avvicinamento stesso con escursione in ambiente al luogo della dimostrazione, Col Penigol, all'imbocco della Val Salatis, raggiunto a piedi da malga Cate. Lì i soccorritori hanno predisposto diversi campi di studio, approfittando della lingua di neve lasciata da una slavina. In uno i giovani hanno provato il sondaggio per ritrovare e riconoscere gli oggetti sepolti; in un altro si sono alternati nell'utilizzo dell'Arva; in un terzo hanno osservato la stratigrafia della neve, seguendo le indicazioni di una guida alpina. Gli studenti hanno poi imparato a distinguere la diversa posizione della neve sui pendii a seconda di disposizione, pendenza e temperature, nonchè a conoscere materiali e attrezzatura indispensabili nelle varie discipline invernali, sci alpino, scialpinismo, ciaspe, fondo, escursioni su neve ghiacciata. La passeggiata per arrivare al campo-studio, così come quella di rientro verso Tambre, sono state infine occasione per osservare il territorio con un occhio più attento e preparato. Soccorso Alpino e Speleologico Veneto

RECUPERATI ALPINISTI SULLA TOFANA

Cortina d'Ampezzo (BL), 02-05-11
Primo Spigolo della TofanaSono stati recuperati questa mattina dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo una notte all'addiaccio, i due alpinisti bloccati da ieri sulla parete della Tofana di Rozes.
I due, S.S., 47 anni, residente a Quinto (TV), e P.R., 28 anni, brasiliano, avevano attaccato ieri il Primo Spigolo della Tofana, una via classica di IV grado con passaggi di V. Verso la fine della salita si erano trovati in difficoltà. Incapaci di proseguire e, fermi in sosta su una cengetta, avevano contattato il 118, dicendo di trovarsi in prossimità dell'uscita. Impossibilitato il decollo dell'eliambulanza per le cattive condizioni del tempo, attorno alle 19 una decina di tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Cortina aveva iniziato a risalire a piedi la via del rientro dalla vetta, con ramponi e piccozze data l'abbondante presenza di neve e ghiaccio, per poterli recuperare dall'alto. Una volta raggiunta la cima, attrezzate le calate, i soccorritori si sono però resi conto che i due rocciatori erano in realtà ben distanti dall'uscita. Gli alpinisti, 150 metri più sotto, avevano completamente sbagliato percorso, abbandonando la via coretta e finendo incrodati molto distanti. A notte già inoltrata, le squadre hanno valutato un intervento molto più lungo del previsto e, visto che i due uomini non erano infortunati e considerati i maggiori rischi legati al buio, si è deciso di attendere le prime luci dell'alba per far operare l'elicottero, se le condizioni meteo lo avessero concesso. Non appena il cielo si è pulito dalle nuvole, poco prima delle 7, questa mattina l'elicottero è partito in direzione della montagna e, una volta individuati gli scalatori, il tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio li ha recuperati a 2.900 metri circa di altitudine, utilizzando un verricello di 20 metri. I due, visitati dal medico, erano solo infreddoliti, e sono stati trasportati al rifugio Dibona. Presenti anche le squadre di soccorritori già intervenute nella notte, nel caso l'elicottero non avesse potuto avvicinarsi alla parete. Il Soccorso alpino di Cortina ricorda che tutti i versanti esposti a nord delle montagne sono ancora ricoperti di neve, così come molti percorsi di rientro dalle vie, e rimarca l'importanza di essere dotati di materiale e attrezzatura adeguati. Cosa che i due alpinisti di questa notte non erano, indossando solo scarpe da ginnastica che li avrebbero messi in grande difficoltà e rischio, anche qualora fossero usciti correttamente dalla via.

SCIALPINISTA CADE IN UN CANALONE

Pieve di Cadore (BL), 01-05-11
Arrivato a un centinaio di metri dalla vetta di Cima Fanton, non distante dall'Antelao, a circa 3 mila metri di quota, uno scialpinista di Cimadolmo (TV), L.S., 48 anni, è stato investito da una piccola slavina, arrivatagli di lato, che lo ha fatto cadere e scivolare in un canale per circa 150 metri. Gli amici che erano con lui sono scesi per cercarlo, mentre un soccorritore di Pieve di Cadore, che si trovava più in alto, ha dato l'allarme per poi andare ad aiutarli. Il 118 ha allertato le unità cinofile delle Stazioni di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore e Centro Cadore, mentre decollava l'eliambulanza del Suem di Pieve. Raggiunto il luogo dell'incidente, l'elicottero ha sbarcato in hovering medico e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio. Dopo le prime cure, l'uomo, che era stato liberato dalla neve dai compagni, è stato recuperato utilizzando un verricello di 5 metri e trasportato all'ospedale di Belluno per sospetti politraumi.

SERVIZIO DI ELISOCCORSO PROLUNGATO: IL SOCCORSO ALPINO ESPRIME LA PROPRIA SODDISFAZIONE

Belluno, 28-04-11
La notizia che il servizio di elisoccorso del Suem potrà coprire l'intero spazio temporale compreso tra le effemeridi (le ore di luce in cui gli elicotteri possono volare), diversamente dalle sole 12 ore garantite attualmente, già a partire da metà giugno, è appresa con grande soddisfazione dal Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. "E' frutto di una forte iniziativa portata avanti con determinazione dal Soccorso alpino, in pieno spirito di collaborazione con il direttore del 118 di Pieve di Cadore Giovanni Cipolotti - premette il presidente del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Fabio Rufus Bristot - prima il servizio di elisoccorso era limitato a 12 ore, il che significava, ad esempio, se si iniziava alle 6, smettere alle 6 lasciando gran parte del pomeriggio scoperto. Una battaglia portata avanti a vantaggio dell'intera comunità e l'auspicio è che non sia una sperimentazione sporadica, ma che rimanga negli anni". L'elicottero potrà così intervenire alle prime luci del giorno per qualsiasi tipo di emergenza cittadina, incidenti in ambienti urbani, stradali, lavoro o in ambiente ostile. Saranno garantiti i trasferimenti fino a sera e si eviterà di chiedere l'invio di velivoli dalle province vicine per l'impossibilità di decollo dei mezzi bellunesi 'costretti' a terra. Per i soccorritori significherà poter guadagnare tempo prezioso nei confronti degli infortunati, quando potranno essere trasportati in quota già all'alba, magari limitando lunghi avvicinamenti a piedi. "E' la vittoria del buon senso, a beneficio di chi necessita soccorso immediato, come di ogni cittadino che fin dal primo mattino potrà essere traspotrtato nei luoghi più idonei per le cure del caso - così la definisce il coordinatore dei tecnici di elisoccorso del Soccorso alpino Sergio Albanello - certamente anche a livello 'alpinistico' sarà un punto di vantaggio, anche se è improprio definirlo così: una garanzia di questo tipo, infatti, in altre regioni o Stati, penso alla Svizzera, è sinonimo di turismo sicuro e come tale viene pubblicizzata. Siamo contenti e ancora una volta la collaborazione Soccorso alpino - Suem ha ottenuto un grande risultato. Non da ultimo, tutti i Comuni della provincia hanno risposto all'unisono di fronte a questa necessità, senza guardare a campanili di sorta".

CHIUSURA SOCCORSO PISTE A ZOLDO

Zoldo Alto (BL), 28-04-11
Si è conclusa con una dimostrazione pratica la stagione invernale del Soccorso alpino sulle piste del comprensorio della Val Zoldana, dove i soccorritori della Stazione di Longarone, in collaborazione con Alpago e Prealpi Trevigiane, hanno garantito la loro presenza tutti i fine settimana, nei festivi e nelle serate di apertura in notturna. A coppie, o in tre nelle giornate di maggiore afflusso, i tecnici del Soccorso alpino si sono alternati nel servizio piste, intervenendo in aiuto degli sciatori vittime di incidenti, che quest'anno sono fortunatamente calati del 20 per cento. Nella manifestazione di chiusura, cui hanno preso parte anche i soccorritori della Valle di Zoldo, le squadre hanno simulato un intervento in parete, con successivo trasporto in barella e toboga dell'infortunato, sopra il rifugio Pian del Crep, dove poi il gestore ha gentilmente offerto il pranzo ai partecipanti. Il Soccorso alpino di Longarone ringrazia infine la ditta 'Dolomites serramenti' per il proprio contributo. In allegato un'immagine con i soccorritori del servizio piste.

TROVATO RAGAZZO DISPERSO

Sovramonte (BL), 25-04-11
Allontanatosi da Col Falcon dove si trovava con la colonia questa mattina attorno alle 10, un ragazzo di Arzignano (VI),, D.P., 27 anni, non ha fatto più ritorno. Preoccupati per l'assenza prolungata i compagni hanno iniziato a cercarlo, finchè è stato allertato il Soccorso alpino di Feltre. Fortunatamente verso le 17.30 è stato ritrovato da alcune persone ad Aune, mentre stavano arrivando le squadre. In via precauzionale il giovane, che aveva smmarrito la strada, è stato accompagnato all'ospedale di Feltre.

CADE CON LA MOUNTAIN BIKE

Calalzo di Cadore (BL), 25-04-11
Un uomo di Calalzo di Cadore (BL), M.C., 49 anni, è caduto con la mountain bike mentre stava percorrendo un sentiero in località Lagole. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è intervenuta in appoggio all'ambulanza che non poteva avvicinarsi più di tanto al luogo dell'incidente. I soccorritori hanno raggiunto l'infortunato, che aveva riportato un trauma alla spalla, lo hanno imbarellato e lo hanno trasportato fino alla strada, perchè fosse accompagnato all'ospedale di Pieve di Cadore.

SCIALPINISTA SCIVOLA IN TOFANA

Cortina d'Ampezzo (BL), 17-04-11
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Tofana di Rozes, poco sotto il rifugio Giussani, in aiuto di uno scialpinista che, persa aderenza sulla neve, è scivolato sbattendo la spalla. L'uomo, B.C., 62 anni, visitato dal medico dell'eliambulanza, è stato imbarellato e recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 5 metri, per essere trasportato all'ospedale di Cortina con una sospetta lussazione.

SOCCORSO ESCURSIONISTA A PERAROLO

Perarolo di Cadore (BL), 25-04-11
Durante un'escursione con alcuni amici da Perarolo verso i Piani di Dubiea, un uomo di Camerino (MC), F.C., 44 anni, ha messo male il piede sul terreno scivoloso e si è procurato una sospetta frattura. L'infortunato ha cercato di rientrare autonomamente, ma il dolore era troppo e ha chiamato il 118, attorno alle 11. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore lo ha raggiunto, imbarellato e trasportato fino all'ambulanza che attendeva sulla strada, per accompagnarlo all'ospedale di Pieve di Cadore.

SCIVOLA SUL SENTIERO

Castellavazzo (BL), 24-04-11
Un escursionista di Treviso, S.U., 34 anni, è scivolato lungo il sentiero che scende da bivacco Tovanella, durante una passeggiata con la compagna. Tornato sui propri passi fino al ricovero, si è reso conto di non poter più proseguire e ha chiesto l'intervento del 118, poco dopo le 16. Sul posto si è diretto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che lo ha recuperato e accompagnato all'ospedale di Belluno per un probabile trauma alla caviglia.

SOCCORSI DELTAPLANO E PARAPENDIO

Belluno, 22-04-11
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel tardo pomeriggio in aiuto di due piloti in difficoltà. Nel primo caso il 118 è stato allertato da un uomo (al momento non sono note le generalità) precipitato con la vela di emergenza, per la rottura della struttura del suo deltaplano. Poichè il pilota pensava di trovarsi in valle del Mis, una squadra del Soccorso alpino di Belluno si è portata sul lago per iniziare le ricerche. Invece l'uomo era in realtà in un canale laterale della valle del Cordevole, che guarda verso località Peron. Individuato dall'eliambulanza, è stato raggiunto dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio in un terrazzino erboso sopra un salto di 200 metri, dove fortunatamente era riuscito a fermare la sua corsa dopo essere caduto sul ripido pendio. Recuperato con un verricello di 15 metri è stato trasportato fino all'ambulanza, per essere accompagnato all'ospedale di Belluno, a seguito delle escoriazioni e di un sospetto trauma alla caviglia riportati nell'urto a terra. Subito dopo l'elicottero si è spostato sul monte Avena, nel comune di Pedavena. Lì, a 200 metri dal punto di decollo, un parapendio è precipitato per problemi tecnici, finendo nel bosco sottostante. Il pilota, con una sospetta frattura alla gamba, è stato visitato dal medico, imbarellato, recuperato dal tecnico del Soccorso alpino usando un verricello di una ventina di metri e portato all'ospedale di Belluno.

SCIALPINISTA SCIVOLA IN TOFANA

Cortina d'Ampezzo (BL), 17-04-11
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Tofana di Rozes, poco sotto il rifugio Giussani, in aiuto di uno scialpinista che, persa aderenza sulla neve, è scivolato sbattendo la spalla. L'uomo, B.C., 62 anni, visitato dal medico dell'eliambulanza, è stato imbarellato e recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 5 metri, per essere trasportato all'ospedale di Cortina con una sospetta lussazione.

TROVATO SENZA VITA UOMO SCOMPARSO

Cencenighe Agordino (BL), 13-04-11
È stato trovato senza vita Renzo Soppelsa, 63 anni, di Cencenighe Agordino (BL), uscito ieri mattina per un'escursione e mai più rientrato. Lo ha scorto una squadra del Soccorso alpino in perlustrazione lungo i sentieri del monte Pelsa, dove l'uomo era solito dirigersi per le sue passeggiate e dove erano concentrate le ricerche in seguito a una segnalazione risalente al pomeriggio di ieri. Il corpo era una ventina di metri più basso rispetto al sentiero, alla base di un dirupo della Val del Rester, in località Bastiani a 1.100 metri circa di altitudine. I soccorritori, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, hanno ricomposto la salma e, dopo averla imbarellata, la hanno trasportata a valle per affidarla al carro funebre. Non si sa se alla base della perdita di equilibrio che lo ha fatto scivolare ci sia stato un malore o se l'uomo sia inciampato, di sicuro i traumi riportati sono stati fatali. Oggi hanno preso parte alla ricerca una quarantina tra soccorritori di tutte le Stazioni agordine e vigili del fuoco, con diverse unità cinofile, coordinati dall Centro mobile del Soccorso alpino bellunese posto a Campo di Cenecenighe.

UOMO SCOMPARSO A CENCENIGHE, CONTINUA LA RICERCA

Cencenighe Agordino (BL), 13-04-11
Continuano le ricerche di Renzo Soppelsa, 63 anni, di Cencenighe Agordino, uscito ieri mattina di casa per una passeggiata, senza far più ritorno. Le squadre del Soccorso alpino di tutte le Stazioni agordine, Alleghe, Val Biois, Livinallongo, Val Pettorina, coordinate da quella di Agordo, stanno perlustrando dalle prime ore del mattino le pendici del monte Pelsa, sulla sinistra orografica del lago, dove ieri alle 14.30 l'uomo è stato visto l'ultima volta da un ragazzo. Presenti diverse unità cinofile del Cnsas e i vigili del fuoco impegnati nella verifica dello specchio d'acqua. Al momento della scomparsa l'uomo, alto un metro e ottanta circa e con i capelli bianchi, indossava camicia a quadri, pantaloni rossi, scarponcini e portava uno zaino. Il campo base è fissato in località Campo.

RICERCA IN CORSO A CENCENIGHE

Cencenighe Agordino (BL), 13-04-11
Le squadre del Soccorso alpino di Agordo stanno cercando un uomo di Cencenighe di 63 anni, uscito ieri in mattinata da casa per una passeggiata e mai più rientrato. La ricerca, iniziata alle prime luci del giorno, si sta concentrando lungo i percorsi abitualmente frequentati dall'uomo, che è stato visto l'ultima volta da un conoscente ieri attorno alle 14.30.

SOCCORSO ANZIANO IN DIFFICOLTA'

Puos d'Alpago (BL), 12-04-11
Uscito dalla propria abitazione nel primo pomeriggio, un uomo di Puos d'Alpago (BL), G.D.P., 86 anni, non è più rientrato. Preoccupati dalla prolungata assenza, i famigliari hanno contattato i carabinieri e il 118, che ha allertato le squadre del Soccorso alpino dell'Alpago attorno alle 18. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare la zona boscata in località Valzella, dove presumibilmente si era diretto, e poco dopo lo hanno ritrovato. L'anziano si era perso lungo un sentiero ed era scivolato più volte. Trasportato sulla strada, è stato affidato a un'ambulanza che lo ha accompagnato in via precauzionale all'ospedale di Belluno.

RISCHIO CAVI AEREI: SMANTELLATE TELEFERICHE A LONGARONE

Longarone (BL), 12-04-11
Attente ai potenziali pericoli per gli elicotteri in servizio causati dai cavi aerei non segnalati, sabato scorso le squadre del Soccorso alpino di Longarone e della Protezione civile di Castellavazzo, facenti parte del coordinamento della Comunità montana Longaronese, hanno lavorato in sinergia per smantellare una teleferica lunga circa mille metri e per recuperarne una seconda dismessa da anni, che risalivano il versante da Olantreghe a casera Busnich. Il lavoro è stato portato a termine anche grazie alla piena collaborazione con gli enti territoriali, Corpo forestale dello Stato e Polizia locale, che hanno segnalato la presenza degli ostacoli al volo, e Comune di Castellavazzo, che ha fornito parte dei mezzi. "Crediamo fortemente nel progetto di messa in sicurezza dello spazio aereo in tutto il territorio di nostra competenza ed auspichiamo che venga preso ad esempio quanto fatto. Per questo siamo disponibili ad aiutare eventuali privati in difficoltà a smantellare le loro strutture", fanno sapere dal Soccorso alpino di Longarone.

UN NUOVO MEZZO PER IL SOCCORSO ALPINO DEL CENTRO CADORE

Domegge di Cadore (BL), 09-04-11
La Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore può contare su un nuovo mezzo per gli interventi in montagna, un quad acquistato grazie al contributo del Bim e al sostegno di alcuni imprenditori locali, nonchè dei Comuni cadorini, Lozzo, Lorenzago, Vigo, nei cui territori di competenza operano i soccorritori. Nei giorni scorsi il piccolo quattroruote fuoristrada è stato mostrato alla cittadinanza, durante una breve cerimonia, cui hanno preso parte, oltre ai membri della Stazione, il sindaco di Domegge Lino Paolo Fedon, l'assessore provinciale Silver De Zolt, delegato e vicedelegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, Fabio Rufus Bristot e Gianni Mezzomo, e don Marco, parroco di Domegge, che ha benedetto il mezzo. Il quad sarà affiancato alla jeep di Stazione e, date le dimensioni ridotte, potrà sostituirla per avvicinarsi il più possibile ai luoghi delle emergenze dove le macchine non arrivano.

ADDESTRAMENTO CON L'ELICOTTERO IN VISTA DELL'ESTATE

San Vito di Cadore (BL), 08-04-11
I tecnici del Soccorso alpino di San Vito di Cadore hanno preso parte nei giorni scorsi a un'esercitazione con l'elicottero, per affinare le manovre con il mezzo aereo, in previsione del periodo estivo e dell'aumento degli interventi in montagna. I soccorritori, suddivisi in squadre di 3, sono stati trasportati in quota dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore e sbarcati in hovering sulla parete del Bece de Inposponda sotto forcella Piccola, non distante dall'Antelao. Dopo aver superato parte della cresta a piedi, attrezzando con corde fisse il percorso, l'elicottero li ha raggiunti, imbarcati utilizzando il verricello e li ha riaccompagnati a valle. Si sono susseguiti nelle manovre di addestramento 17 soccorritori.

VALANGA IN MARMOLADA: NESSUN COINVOLTO

Rocca Pietore (BL), 07-04-11
Le squadre del Soccorso alpino della Stazione Val Pettorina hanno completato la bonifica della valanga staccatasi dalla Marmolada e finita sulla pista da sci sopra il rifugio Fedaia, non distante dalla partenza degli impianti, escludendo la presenza di persone coinvolte. Il distacco potrebbe essere stato causato da 4 snowboarder, visti da alcuni testimoni tagliare il pendio in fuoripista. Sulla zona permane una situazione di rischio per la presenza di grandi accumuli instabili ancora sul versante. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha portato in quota le unità cinofile, mentre altri soccorritori effettuavano la ricerca dal basso. La valanga aveva un fronte di circa 50 metri e ha coperto in lunghezza 200 metri circa. Si ricorda il persistere del rischio valanghe marcato (grado 3) a partire dalla tarda mattinata, dovuto alle straordinarie temperature elevate, con distacchi spontanei sopra i 2 mila metri di quota.

VALANGA IN MARMOLADA

Rocca Pietore (BL), 07-04-11
Una valanga si è staccata dalla Marmolada finendo su una delle piste sottostanti. Sul posto il Soccorso alpino bellunese, unità cinofile e l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Al momento non si sa se vi siano persone coinvolte.

SOCCORRITORI IN AIUTO DI UN PASTORE TEDESCO

Calalzo di Cadore (BL), 05-04-11
A spasso con il padrone in Val d'Oten, ieri pomeriggio Jack, un pastore tedesco, si è improvvisamente allontanato da lui scomparendo alla sua vista. L'uomo ha iniziato a cercarlo, ritrovandolo in una difficile situazione. Il cane, seguita con ogni probabilità una traccia, era finito su un terrazzino erboso sopra un salto di roccia, 200 metri più in alto, in località Costa Federa. Intestarditosi a scendere dalla parte più ripida, l'animale era bloccato sul pendio scosceso. Attorno alle 23.15, non riuscendo a risolvere il problema, è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Pieve di Cadore. Una squadra, con luce fotoelettrica, si è avvicinata alla parete. Poichè Jack si agitava illuminato dalla luce artificiale e c'erano rischi nell'operare al buio, è stato deciso di intervenire questa mattina presto. Il pastore tedesco, che non era ferito, è stato vegliato tutta la notte dal suo padrone. Stamane quattro soccorritori con l'attrezzatura per calarsi dall'alto hanno risalito il versante, ma non è stato necessario approntare le corde, perchè il cane, non appena li ha visti arrivare da una via 'più semplice' da percorrere, li ha seguiti scodinzolando fino dal suo proprietario.

VALANGA IN PISTA A PORTA VESCOVO, NESSUN COINVOLTO

Livinallongo del Col di Lana (BL), 04-04-11
valangaarabbaUna valanga di grosse dimensioni si è staccata nel pomeriggio dal versante più ripido del Portados, nel comprensorio di Porta Vescovo, coprendo un centinaio di metri della pista sottostante, senza coinvolgere fortunatamente alcuna persona. Al termine di un forte temporale durato una ventina di minuti, uno dei tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo, che lavora con la società impianti, ha assistito al distacco e ha lanciato l'allarme verso le 15.30. Per maggiore sicurezza, da oltre una settimana il comprensorio ha disposto la presenza quotidiana di due vedette per segnalare eventuali slavine. Da una di loro i soccorritori hanno avuto altre indicazioni sull'evento: per l'80 per cento della pista investita c'era la certezza dell'assenza di sciatori di passaggio. Sul restante percorso coperto da una lingua di neve, e nascosto alla vista degli osservatori da una curva, si sono concentrate le ricerche. Sul posto, con unità cinofila e tecnico del Soccorso alpino, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, poichè le condizioni meteo impedivano il decollo del mezzo del Suem di Pieve di Cadore, e le squadre del Soccorso alpino di Livinallongo e Val Valanga ArabbaPettorina. I soccorritori hanno bonificato la valanga, effettuando le ricerche con due unità cinofile, Arva e Recco, ed hanno escluso la presenza di persone coinvolte. La valanga aveva un fronte di un centinaio di metri, ha percorso 800 metri, formando accumuli profondi 5-6 metri. Erano presenti anche gli agenti di polizia del servizio piste. Dopo quasi un'ora e mezzo di ricerca e la verifica che nessuno sciatore fosse rimasto investito, i soccorritori sono rientrati, anche perchè dalla cima soprastante deve ancora staccarsi metà della neve rimasta e il rischio era elevato.

INTERVENTO NELLA NOTTE A PUNTA FIAMES

Cortina d'Ampezzo (BL), 03-04-11
Due alpinisti bellunesi, dopo aver ultimato la via Paolo Rodella alla Punta Fiames attorno alle 19 di ieri, hanno iniziato la discesa lungo la ferrata Strobel. I due, V.B., e A.C., trentottenni, hanno percorso il primo tratto facilitato dalla fune metallica, ma poco dopo, a causa della neve, non sono più riusciti a individuare il percorso attrezzato nascosto dalla coltre. Si sono quindi calati per un po' utilizzando le loro corde, fin quando non sono più stati in grado di proseguire, né di tornare indietro. L'allarme è scattato verso le 21.30. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita in direzione della montagna. Cinque soccorritori hanno risalito la parete e, raggiunti gli alpinisti incrodati, li hanno riportati sull'itinerario corretto e riaccompagnati a valle. L'intervento si è concluso all'una e mezza.

SOCCORSO PARAPENDIO

Sospirolo (BL), 02-04-11
Atterrato con il proprio parapendio lungo un ripido versante erboso non distante da forcella Intrigos, un pilota di Foligno (PG), L.F., 33 anni, ha chiesto l'intervento del Suem 118 attorno alle 16.30 poichè non era in grado di spostarsi autonomamente. Sul posto si è diretto l'elicottero di Pieve di Cadore, mentre una squadra del Soccorso alpino di Feltre si rendeva disponibile a intervenire in supporto alle operazioni. L'uomo, incolume, è stato individuato a circa 1.450 metri di altitudine, sopra l'abitato di San Zenon. Recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello di 10 metri, è stato trasportato fino a San Zenon.

CON DOLOMITI EMERGENCY NASCE IL PRIMO CORSO PER GESTIRE LO STRESS IN EMERGENZA

Belluno, 01-04-11
Negli interventi di soccorso anche la componente emotiva ha un ruolo importante, così come la capacità di gestire il proprio sterss e quello delle persone coinvolte. Per questo domani, 2 aprile, prenderà il via il primo corso di 'Psicologia di emergenza', destinato ai volontari delle associazioni della provincia di Belluno che operano nel settore dell'urgenza-emergenza sanitaria. L'iniziativa è nata nell'ambito dei progetti sostenuti da Dolomity Emergency Onlus tramite la Scuola di formazione "Falco", istituita sulla base di una prima raccolta fondi realizzata dal Comune di Cortina dopo il tragico incidente dell'elicottero del Suem avvenuto il 22 agosto 2009. Il corso, svolto da relatori specializati in Psicologia di emergenza dell'associazione Onlus "Psicologi per i Popoli", ha l'obiettivo di fornire ai partecipanti i primi strumenti per gestire la propria condizione di stress e quella delle persone soccorse in caso di interventi di urgenza-emergenza sanitaria. Le domande di ammissione hanno suggerito la necessità di organizzare due corsi, in cui le lezioni, organizzate nelle giornate di sabato 2 e 16 aprile, verranno ripetute in una sessione mattutina e una pomeridiana di circa 4 ore. Determinante è stato il contributo di Dolomity Emergency, la cui segreteria ha permesso la gestione del flusso delle richieste, e dell'Ascom di Belluno, che ha gentilmente concesso ad uso gratuito la propria sala conferenze in Via Flavio Ostilio 8 a Belluno. L'ingente numero di richieste ha suggerito di riproporre l'iniziativa durante la stagione autunnale, dopo un attento esame dei risultati ottenuti, anche in relazione al gradimento espresso dai partecipanti del primo corso.


Soccorso Alpino e Speleologico Veneto: comunicati stampa ufficiali
dell'attività di cui alla Legge n. 74/01, Legge n. 289/02 e L.R. n. 33/07.
Servizio a cura di Michela Canova.

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