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Soccorso Alpino di Belluno

Comunicati stampa

Febbraio e Gennaio 2009

VALANGA SUL CORNO FANA: MUORE UNO SCIALPINISTA

Dobbiaco (BZ), 25-02-09
E' stato travolto da una valanga sulla vetta del Corno Fano, sopra la valle di San Silvestro, e trascinato a valle per centinaia di metri. La massa di neve non ha lasciato scampo a uno scialpinista italiano (probabilmente di Bolzano, ma non sono note le generalità) che con la compagna aveva risalito il monte fino alla croce attorno a mezzogiorno. Da un rifugio sottostante uno sciatore li ha visti assieme sulla vetta, si è girato per un istante e ha sentito un forte rumore. Subito dopo la valanga, 60 di metri di fronte per oltre un chilometro di sviluppo, era già caduta. Scattato l'allarme, sul posto sono arrivati gli elicotteri dell'Aiut Alpin Dolomites e del Suem di Pieve di Cadore che hanno sbarcato l'equipaggio a monte e a valle della slavina per cominciare la ricerca. Il personale medico, i due tecnici del Soccorso alpino a bordo e le due unità cinofile hanno subito iniziato a muoversi con l'Arva, che ha presto intercettato il segnale del dispositivo indossato dall'uomo. I soccorritori hanno scavato per recuperare lo scialpinista, bloccato sotto quasi due metri di neve. Estratto dalla morsa gelata, a nulla purtroppo sono valse le manovre di rianimazione tentate dai medici, che hanno solo potuto constatarne il decesso forse dovuto anche ai traumi riportati. La compagna dello scialpinista, non coinvolta dal distacco, aveva inziato a scendere lungo la valanga in cerca dell'uomo. E' stata recuperata da un elicottero e trasportata all'ospedale. I velivoli, cui poi si è aggiunto anche il Pelikan, hanno portato a monte i tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Dobbiaco. Sul posto sono stati interrogati i numerosi testimoni per assicurarsi non ci fossero altre persone coinvolte.




SOCCORSO GIOVANE SCIATORE IN PISTA

Comelico Superiore (BL), 25-02-09
Un ragazzino di 13 anni di Mestre è caduto su un muro delle piste di Padola, procurandosi una sospetta frattura ad una gamba. Sul posto è intervenuta l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. Una volta stabilizzato l'arto, il giovane è stato imbarcato dal tecnico del Soccorso alpino utlizzando un verricello di 8 metri e trasportato all'ospedale di Belluno.

MONDIALE SCIALPINISMO: SOCCORSO GIOVANE PARTECIPANTE

Tambre (BL), 23-02-09
Un giovane partecipante ai mondiali di scialpinismo che si si svolgono in Alpago si è probabilmente rotto la caviglia cadendo durante la discesa da Cima delle Vacche. Il ragazzo, P.S.M., 18 anni, di Barcellona, è subito stato aiutato dai tecnici del Soccorso alpino e dal medico che prestano assistenza alla gara e che hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza di Pieve di Cadore attorno alle 11.30. L'infortunato è stato imbarellato e imbarcato sull'elicottero utilizzando un verricello di 5 metri, per poi essere trasportato fino alla piazzola dove attendeva l'ambulanza per accompagnarlo all'ospedale di Belluno.

SI INFORTUNA FACENDO LEGNA

Trichiana (BL), 14-02-09
Stava tagliando alcune piante nei boschi in località Frontin, quando un tronco gli ha urtato la gamba ferendolo. L'allarme è scattato attorno alle 15.30 e F.D.R., 46 anni, di Trichiana, che si trovava con altre persone, è stato raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di Belluno. Dopo avergli immobilizzato l'arto, i soccorritori lo hanno trasportato con la barella fino alla jeep e da lì sulla strada dove attendeva l'ambulanza. L'uomo è quindi stato accompagnato all'ospedale di Belluno, con una sospetta frattura.





BONIFICATA LA VALANGA, NESSUN COINVOLTO

Sappada (BL), 07-02-09
Le squadre del Soccorso alpino hanno concluso la bonifica dell'imponente valanga che attorno a mezzogiorno ha invaso la carreggiata delle strada statale poco prima di Sappada, in località Acquatona, escludendo la presenza di persone coinvolte. All'allarme, scattato una manciata di minuti prima delle 12, hanno risposto una trentina di soccorritori delle Stazioni di Sappada, Auronzo di Cadore, Val Comelico, con finanzieri, vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato e 3 unità cinofile. Dalla testimonianza raccolta da un automobilista, presente al momento del distacco, non c'erano macchine in transito, almeno nel tratto visibile. I soccorritori hanno sondato tutta la valanga, una settantina di metri il fronte, alta 10 metri nella parte inziale, 5-6 metri per tutto il resto della lunghezza. Poichè la slavina è scesa lungo il canale dove si trovano le cascate frequentate dagli appassionati di scalate sul ghiaccio, il Soccorso alpino ha verificato anche non vi fossero di ice-climber coinvolti dal distacco. La valanga, arrivata sulla strada, si è divisa in due lingue: una parte ha sfondato il guard rail ed è scesa lungo il fiume, l'altra ha percorso una settantina di metri incanalata proprio dalla protezione sulla strada. Le ruspe di Veneto strade stanno lavorando per riaprire il tratto.


INVITO PER UNA LEZIONE PRATICA SULL'UTILIZZO DELL'ARVA

Pieve di Cadore (BL), 11-02-09
L'Arva è il primo strumento fondamentale per l'autosoccorso in valanga, ma non è di semplice utilizzo. Per insegnare le diverse tecniche e le manovre indispensabili in caso di emergenza, i tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore invitano sciatori, escursionisti, ciaspolatori e chiunque pratica il fuoripista a una lezione pratica. L'appuntamento, aperto a tutti e gratuito, è per domani alle 18 a Pozzale di Cadore. Nel campo Arva, messo a disposizione dall'Alpenverein, sarà possibile provare in prima persona le operazioni di ricerca con l'Arva, di cui dovrebbero essere dotate tutte le persone che si avventurano sulla neve fresca in luoghi a rischio.

BONIFICATA LA VALANGA, NESSUN COINVOLTO

Sappada (BL), 07-02-09
Le squadre del Soccorso alpino hanno concluso la bonifica dell'imponente valanga che attorno a mezzogiorno ha invaso la carreggiata delle strada statale poco prima di Sappada, in località Acquatona, escludendo la presenza di persone coinvolte. All'allarme, scattato una manciata di minuti prima delle 12, hanno risposto una trentina di soccorritori delle Stazioni di Sappada, Auronzo di Cadore, Val Comelico, con finanzieri, vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato e 3 unità cinofile. Dalla testimonianza raccolta da un automobilista, presente al momento del distacco, non c'erano macchine in transito, almeno nel tratto visibile. I soccorritori hanno sondato tutta la valanga, una settantina di metri il fronte, alta 10 metri nella parte inziale, 5-6 metri per tutto il resto della lunghezza. Poichè la slavina è scesa lungo il canale dove si trovano le cascate frequentate dagli appassionati di scalate sul ghiaccio, il Soccorso alpino ha verificato anche non vi fossero di ice-climber coinvolti dal distacco. La valanga, arrivata sulla strada, si è divisa in due lingue: una parte ha sfondato il guard rail ed è scesa lungo il fiume, l'altra ha percorso una settantina di metri incanalata proprio dalla protezione sulla strada. Le ruspe di Veneto strade stanno lavorando per riaprire il tratto.

VALANGA DI GROSSE DIMENSIONI SULLA STATALE A SAPPADA

Sappada (BL), 07-02-09
Una valanga di grosse dimensioni, una cinquantina di metri il fronte, una decina lo spessore, è caduta poco prima di mezzogiorno sulla strada statale che porta a Sappada, in località Acquatona. Sul posto sono presenti le squadre del Soccorso alpino delle Stazioni di Sappada, Auronzo, Val Comelico, con le unità cinofile.

TRIESTE E SAPPADA SI ADDESTRANO ASSIEME

Sappada (BL), 02-02-09
Doppia esercitazione a Sappada per testare le operazioni di soccorso in valanga. Sabato scorso sono stati allestiti due differenti campi di addestramento sulle nevi sappadine, simulando in entrambi la caduta di una slavina che ha coinvolto seppellendoli alcuni sciatori. In uno hanno lavorato nella periodica verifica le unità cinofile bellunesi, chiamate più volte a intervenire in questo primo mese invernale e presenti ogni giorno di turno alla centrale del Suem di Pieve di Cadore, pronte a decollare con l'eliambulanza. Nel secondo campo, invece, le Stazioni del Soccorso alpino di Sappada e Trieste hanno messo in atto le manovre richieste dall'emergenza valanga, l'intervento in assoluto più complesso per la rapidità richiesta nel rinvenimento dei sepolti e il dispiegamento di decine di persone. Le squadre delle due Stazioni, che si esercitano spesso assieme, hanno ripercorso tutti i passaggi necessari, dall'allertamento del 118, alla ricerca con i cani e l'Arva, al sondaggio ed estrazione dei coinvolti, fino alla bonifica. All'addestramento hanno preso parte una trentina di soccorritori. Sappada a breve parteciperà inoltre con Auronzo di Cadore, Centro Cadore, Val Comelico all'ultima esercitazione interstazione di addestramento in valanga in calendario quest'anno.

SCIVOLA SUL SENTIERO GHIACCIATO

Belluno, 31-01-09
Stava scendendo dal monte Serva dopo una passeggiata quando, in zona Cargador, è scivolato sul sentiero ghiacciato mettendo male il piede. L'uomo, G.T., 68 anni, di Belluno è riuscito a raggiungere la strada asfaltata, ma la valanga caduta a dicembre e ancora presente non gli ha permesso di proseguire. Il Soccorso alpino della Stazione di Belluno è stato allertato attorno alle 11.20. Una squadra di 4 tecnici è salita con la jeep per poi proseguire a piedi. Una volta raggiunto, l'infortunato è stato imbarellato e trasportato fino alla macchina aggirando la massa di neve lungo il sentiero che taglia la strada. L'escursionista è stato quindi accompagnato all'ospedale di Belluno con una sospetta frattura alla caviglia.

BONIFICATA VALANGA AD ARABBA

LIvinallongo del Col di Lana (BL), 27-01-09
Una valanga di grosse dimensioni è caduta attorno alle 16 sulla strada regionale numero 48, nel luogo dove un mese fa si era verificato un altro distacco, sopra l'abitato di Arabba. La massa nevosa ha occupato 40-50 metri di sede stradale e sul posto è stata inviata una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Livinallongo. Alcuni testimoni hanno assicurato che in quel momento non c'erano macchine in transito, ma i soccorritori hanno sondato ugualmente l'intera superficie escludendo la presenza di coinvolti, prima che i mezzi di Veneto strade iniziassero lo sgombero della carreggiata, per ripristinare il traffico.

CAUSA UNA VALANGA MOBILITANDO DUE ELICOTTERI E OLTRE 60 SOCCORRITORI E SE NE VA

Cortina d'Ampezzo (BL), 25-01-09
Valanga CortinaNessuno è rimasto coinvolto nella valanga caduta oggi prima dell'una sulle Tofane, come si era temuto in un primo momento. Lo sciatore di Treviso che ha causato il distacco, infatti, se ne era tranquillamente andato via senza informare nessuno. Lanciato l'allarme da alcuni testimoni che lo avevano visto scendere dal canale prima della valanga, e che pensavano fosse rimasto sotto la neve, sono intervenuti oltre 60 soccorritori e 2 elicotteri. Fino a quando non si è risaliti al responsabile. La telefonata al 118 è arrivata prima dell'una. All'inizio si è parlato di più persone, sono quindi intervenuti i tecnici della Stazione di Cortina, competente per territorio, e delle Stazioni limitrofe, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Auronzo, Val Pettorina, Belluno, con le unità cinofile da valanga. Erano inoltre presenti gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano. I primi soccorritori arrivati sul luogo del distacco hanno rischiato a loro volta, in quanto si è verificato un secondo periocoloso distacco. Un'unità cinofila ha trovato uno sci distrutto e le ricerche sono proseguite per quasi due ore. In realtà l'uomo era sceso in fuoripista da un canale partendo da Ra Valles, dopo alcune curve, trovatosi in difficoltà, aveva perso gli sci ed era risalito causando il distacco, senza però avvertire nessuno. La valanga, che è scesa nel canale per 400 metri, aveva un fronte di 50 ed era profonda in media 3-4 metri. Lo sciatore è stato poi rintracciato e l'allarme è rientrato. La valanga è stata comunque completamente bonificata dai soccorritori, che hanno escluso la presenza di altri coinvolti.

VALANGA SULLE TOFANE

Cortina d'Ampezzo (BL), 25-01-09
Le squadre del Soccorso alpino stanno intervenendo sulle Tofane per una valanga caduta poco prima delle 13. Dalle prime notizie sembra ci siano più persone coinvolte e rimaste sepolte dalla neve. Al momento sono impegnati i soccorritori delle Stazioni di Cortina, Auronzo, Pieve di Cadore, Val Pettorina e Belluno, con le unità cinofile da valanga.

BONIFICATA LA VALANGA SUL FALORIA

Cortina d'Ampezzo (BL), 22-01-09
Hanno causato il distacco della valanga, sciando in neve fesca sopra la pista Stratondi bassa sul Faloria, che li ha investiti e trascinati a valle. Ma i due snowborder, aiutati a uscire dalla massa nevosa da alcuni sciatori di passaggio, si sono poi allontanati illesi, prima dell'arrivo dei carabinieri del servizio piste. La slavina di grosse dimensioni è caduta dopo le 11.30 ed è subito scattato l'allarme al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore non si è potuto avvicinare per la presenza di nebbia, così l'equipaggio di primo intervento, composto da medico rianimatore, unità cinofila e tecnico del Soccorso alpino, è stato trasportato sul luogo in motoslitta, mentre arrivavano anche le squadre del Soccorso alpino di Cortina. Una trentina di soccorritori, aiutati da alcuni maestri di sci, hanno effettuato la ricerca con Arva e Recco, per poi eseguire il sondaggio su tutta la superficie, fino ad escludere il coinvolgimento di altre persone. La valanga aveva un fronte di circa 40 metri ed è scivolata per 200 metri fino a raggiungere la pista di sci sottostante. In alcuni punti era profonda un paio di metri. Dato l'elevatissimo rischio di valanghe, il Soccorso alpino invita alla prudenza ed esorta gli sciatori ad evitare i fuoripista in luoghi non sicuri.

VALANGA SUL FALORIA

Cortina d'Ampezzo (BL), 22-01-09
Le squadre del Soccorso alpino di Cortina stanno intervenendo sulla pista Stratondi sul Faloria, dove è caduta una valanga. Dalle prime informazioni sembra siano state coinvolte due persone che sono rimaste in superficie.

DUE GIORNI DI ESERCITAZIONE IN VALANGA PER IL SOCCORSO ALPINO

Belluno, 19-01-09
Il Soccorso alpino bellunese continua la propria attività di addestramento per affinare le tecniche di intervento in valanga. Questo fine settimana si sono svolte due esercitazioni interstazione, che hanno coinvolto numerosi tecnici con competenze territoriali differenti, chiamati però spesso a collaborare in questo tipo di emergenza, in assoluto la più complessa dal punto di vista operativo, per la rapidità richiesta nell'individuare le persone coinvolte, l'elevato numero di soccorritori impiegati e, in molti casi, il rischio di altri distacchi sul luogo dell'evento. Sabato mattina, a Passo Cibiana, si sono ritrovati oltre 20 tecnici delle Stazioni di Pieve di Cadore e San Vito di Cadore, con un'unità cinofila. Lo scenario ipotizzato e ricreato su una vera slavina era la caduta di una valanga, causata da un escursionista con le ciaspe, che aveva sommerso diversi gruppi di scialpinisti. A partire dall'allerta al 118, sono state seguite tutte le procedure richieste dall'emergenza. L'arrivo dei primi operatori e la richiesta di informazioni ai testimoni, la ricerca Arva e a vista-udito di infortunati e materiale semisepolto nei punti primari di accumulo, l'entrata in valanga dell'unità cinofila, il ritrovamento ed estrazione dalla neve di manichini e figuranti 'nascosti' anche più di un metro sotto il manto nevoso. Ieri, invece, l'addestramento ha coinvolto una cinquantina di soccorritori appartenenti alle Stazioni di Alleghe, Agordo, Val Biois, Val Pettorina, Val Fiorentina, Livinallongo e Valle di Zoldo, con 3 unità cinofile, allertati dal 118 per il distacco di una grande valanga sui Piani di Pezzè ad Alleghe. Anche grazie ai mezzi messi a disposizione da Alleghe impianti, il campo realizzato per l'esercitazione era molto simile a un vero distacco. Riproponeva infatti un versante quasi verticale con alte masse di neve ferme in reali punti di accumulo a fondovalle, vicino ad alberi e avvallamenti. Sulla valanga sono stati ripetuti due diversi scenari, per dar modo a tutti gli operatori presenti di provare le modalità. Il coordinamento delle operazioni è stato affidato di volta in volta a un direttore di valanga, con il compito di individuare e assegnare i vari ruoli e tenere le comunicazioni. Una vedetta è stata mandata a controllare l'eventuale rischio di distacchi per una temestiva evacuazione della valanga, un soccorritore ha tenuto conto dei cambi di personale per avere sempre presente il numero di tecnici in campo. Ogni volta che veniva rintracciato un ferito, intervenivano anche medici e infermieri e l'area era fatta bonificare secondo linee di sondaggio delimitate con precisione. Le 3 unità cinofile hanno portato a termine con successo le ricerche assegnate. La prossima esercitazione interstazione coinvolgerà i tecnici di Auronzo di Cadore, Centro Cadore, Sappada e Val Comelico. In allegato due momenti delle diverse esercitazioni

DOPPIA ESERCITAZIONE IN VALANGA PER IL SOCCORSO ALPINO

Belluno, 15-01-09
Saranno un centinaio i tecnici del Soccorso alpino che prenderanno parte alle due esercitazioni in programma questo fine settimana, nel periodico addestramento per gli interventi in valanga. Sabato, 17 gennaio, a partire dalle 8.30, poco distante da Passo Cibiana, comune di Cibiana di Cadore, saranno le Stazioni di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore e Cortina d'Ampezzo a mettersi alla prova nelle manovre utilizzate in questo tipo di emergenza, mentre domenica 18 gennaio la simulazione avverrà sulle nevi dei Piani di Pezzè, Alleghe, alla presenza dei soccorritori di Alleghe, Agordo, Val Pettorina, Val Biois, Livinallongo, Val Fiorentina, Valle di Zoldo. Nei campi predisposti il giorno precedente saranno nascosti a diverse profondità manichini, oggetti e figuranti, come se si trattasse di sciatori ed escursionisti coinvolti in un reale distacco. Lanciato l'allarme al 118 dai 'testimoni' che hanno assistito alla caduta della slavina, verranno seguite le consuete procedure attivate in caso di necessità. Dall'intervento delle unità cinofile da ricerca in valanga, all'uso dell'Arva, al sondaggio, fino alle modalità per estrarre persone sommerse e di primo soccorso, i tecnici ripeteranno a turno le operazioni. Domenica scorsa si sono esercitate le Stazioni di Belluno, Alpago e Longarone sul Col Margherita e i soccorritori di Feltre, Prealpi Trevigiane e Pedemontana del Grappa sul Monte Avena. Prossimamente toccherà a Sappada, Auronzo, Centro Cadore e Val Comelico.

SI E' TOLTO LA VITA UOMO SCOMPARSO DA PADOVA

Livinallongo del Col di Lana (BL), 14-01-09
E' stato Victor, il cane dell'unità cinofila della Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo, a rinvenire nella neve gli indumenti prima e poi il corpo di G.B, di Padova, 35 anni da compiere, la cui scomparsa era stata denunciata dalla madre. Oggi nel pomeriggio i carabinieri, ricevuta la segnalazione, hanno individuato l'automobile parcheggiata in una piazzola a bordo strada, un paio di chilometri prima dell'abitato di Arabba. Al suo interno un messaggio con espressa la volontà di farla finita. Poco prima delle 17 è stato allertato il Soccorso alpino, con una decina di tecnici e l'unità cinofila, cui in seguito se ne sono aggiunte altre due. Le squadre si sono inoltrate nella zona boscata e hanno individuato un'unica traccia recente e, a circa 200 metri di distanza dalla macchina, il corpo dell'uomo svestito, che forse si è tolto la vita già qualche giorno fa. La salma, ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, è stata ricomposta, trasportata fino alla strada e affidata al carro funebre.

COMPLETATA BONIFICA VALANGA, NESSUN COINVOLTO

Livinallongo del Col di Lana (BL), 12-01-09
Nessuna persona è stata coinvolta dal distacco di una valanga dal Bec de Roces, sopra Passo Campolongo ad Arabba. L'allarme, lanciato dal Corpo forestale dello Stato del servizio piste al 118 poco prima delle 14, ha messo in moto la macchina dei soccorsi. Primi ad arrivare i componenti dell'equipaggio dell'eliambulanza di Pieve di Cadore, medico anestesita, unità cinofila di ricerca in valanga, il tecnico del Soccorso alpino di turno, ai quali si sono aggiunti altre due unità cinofile e i tecnici della Stazione di Livinallongo, mentre erano state messe in preallerta le Stazioni contermini. Causato dall'innalzamento delle temperature e dal fondo erboso, il distacco è partito dall'alto del versante con un fronte di 50 metri ed è sceso per una lunghezza di 300 accumulandosi a valle con uno spessore di 4-5 metri. La massa è stata scandagliata, escludendo la presenza di persone coinvolte. Alcune tracce di passaggi rinvenute nelle vicinanze sono da far risalire ai giorni scorsi.

BONIFICA VALANGA IN CORSO

Livinallongo del Col di Lana (BL), 12-01-09
Le squadre del Soccorso alpino della Stazione di Livinallongo stanno bonificando una valanga staccatasi nella zona di Passo Campolongo, sul Bec de Roces ad Arabba. Il distacco è stato segnalato attorno alle 14 dagli agenti del Corpo forestale dello Stato. Sul posto il 118 ha immediatamente inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, con a bordo l'unità cinofila da valanga di turno, tecnico del Soccorso alpino e medico rianimatore, mentre una seconda unità cinofila si è presto aggiunta ai soccorritori. Da un primo riscontro, non pare vi siano tracce di entrata di sciatori, né persone coinvolte.

SOCCORSA SCIALPINISTA IN VAL TRAVENANZES

Cortina (BL), 10-01-09
E' scivolata in avanti sbattendo con una spalla sulla neve ghiacciata e dal dolore non è più stata in grado di proseguire. L'incidente a una scialpinista bellunese, M.T.V., 43 anni, è accaduto lungo un canale della val Travenanzes, mentre la donna stava scendendo con un gruppo di amici. L'allarme è scattato dopo le 14 e sul posto si è diretta l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. Localizzata l'infortunata a circa 2.100 metri di quota, sono sbarcati medico e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio per prestarle le prime cure. Dopo averle immobilizzato la spalla, i soccorritori hanno imbarcato la donna utlizzando un verricello di 7 metri per poi trasportarla all'ospedale di Belluno

RAGAZZO SCIVOLA SUL GHIACCIO

Lozzo di Cadore (BL), 10-01-09
Un giovane di Lozzo di Cadore, O.D.M., 25 anni, è scivolato sul sentiero ghiacciato mentre stava rientrando verso l'abitato da una passeggiata, procurandosi un trauma alla caviglia che gli ha impedito di muoversi. Scattato l'allarme attorno alle 11, il ragazzo è stato raggiunto da una squadra del Soccorso alpino della Stazione del Centro Cadore. I tecnici gli hanno stabilizzato il piede, lo hanno imbarellato e trasportato fino alla strada dove attendeva l'ambulanza, per accompagnarlo all'ospedale di Pieve di Cadore.

SOCCORSO SCIALPINISTA A CIMA CAMPO

Comelico Superiore (BL), 04-01-09
Con un gruppo di amici stava scendendo da Croda Campo, a circa 2.200 metri di altitudine, dopo essere salito per un'escursione con sci e pelli di foca, quando è caduto scivolando per qualche metro e una spalla gli è uscita di posto. Allertato il 118, sul posto è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. L'uomo, E.P., 61 anni, di Santo Stefano di Cadore (BL), è stato recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno, utilizzando un verricello di 20 metri, per essere poi trasportato all'ospedale di Belluno.

PORTATI A VALLE I COMPAGNI DEL GIOVANE SCOUT PRECIPITATO

Ospitale di Cadore (BL), 04-01-09
Sono stati tutti riaccompagnati a valle i giovani scout che si trovavano con J.C., 17 anni, di Villorba (TV), il ragazzo precipitato questa mattina in un canale ghiacciato sul sentiero che taglia la val Bona, tra casera Pradibosco e casera Girolda, sopra Ospitale di Cadore. Il gruppo è stato raggiunto dalle squadre del Soccorso alpino delle Stazioni di Longarore e Pieve di Cadore, per aiutare i 18 escursionisti a completare in sicurezza il percorso di discesa lungo il sentiero ghiacciato. In un paio di ore i soccorritori e la comitiva sono tornati sulla strada dove attendevano alcune jeep per il trasporto fino alle vecchie scuole di Ospitale, messe a disposizione dal sindaco, come punto di accoglienza per i ragazzi e i loro parenti.

ANCORA UN PAIO DI ORE PER PORTARE A VALLE IL GRUPPO SCOUT

Ospitale di Cadore (BL), 03-01-09
Faceva parte di un gruppo di 18 scout di Treviso, ed era uno dei due accompagnatori, il giovane che ha perso la vita questa mattina precipitando in un canale ghiacciato per circa 250 metri. Diciassette anni, il ragazzo stava percorrendo con la comitiva il sentiero che porta a casera Girolda, lungo una vecchia mulattiera molto frequentata nel periodo estivo, ma completamente ghiacciata in questi giorni. Trovatosi di fronte una slavina di neve ormai dura che interrompeva il sentiero, ha provato a superarla perdendo l'equilibrio e scivolando nel canale sottostante. L'allarme è scattato attorno alle 10. Sul posto l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Longarone. Individuato il corpo e sbarcato nelle vicinanze, il medico ha solamente potuto constatare il decesso del giovane, dovuto ai gravi traumi riportati. La salma, ottenuta dalla magistratura l'autorizzazione alla rimozione, è stata trasportata a Davestra e da lì nella camera mortuaria di Ospitale. I ragazzi sono stati portati con l'elicottero in un punto più sicuro, poi il velivolo è dovuto allontanarsi per un intervento in Comelico. Sono quindi state fatte salire altre squadre di tecnici delle Stazioni del Soccorso alpino di Longarone e Pieve di Cadore, che con la prima già presente sul luogo dell'incidente li riaccompagneranno a valle in sicuerezza lungo il tracciato. Per il rientro ci vorranno ancora un paio di ore. Nel frattempo, il sindaco di Ospitale di Cadore ha messo a disposizione le aule riscaldate della scuola per accogliere i giovani e le loro famiglie in arrivo.

GIOVANE SCOUT MUORE SCIVOLANDO IN UN CANALE GHIACCIATO

Ospitale di Cadore (BL), 04-01-09
Le squadre del Soccorso alpino bellunese e l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore stanno recuperando il corpo di un giovane scout, scivolato questa mattina in un canalone innevato, non distante da casera Girolda, a 1.400 metri di quota. I soccorritori riaccompagneranno poi a valle i compagni del ragazzo, una quindicina, che si travavano con lui.

E' SCIVOLATO SUL GHIACCIO LO SCIALPINISTA MORTO IN ALPAGO

Tambre (BL), 03-01-09
Ha perso la vita per i gravi traumi riportati nella caduta, lo scialpinista di Istrana (TV), G.V., 37 anni, precipitato questa mattina dalle pendici del monte Cornor, nel gruppo del Cavallo in Alpago. A dare l'allarme attorno alle 11, altri 3 scialpinisti che stavano passando vicini al rifugio Semenza e hanno visto alcuni oggetti, uno zaino, racchette da sci, rotolare dal ripido versante innevato. Immediata la telefonata al 118 che ha inviato sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e personale della Stazione del Soccorso alpino dell'Alpago. L'eliambulanza ha immediatamente individuato il corpo nella neve e ha sbarcato medico e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio. Per la presenza di raffiche di vento molto forti, lo sciatore è stato subito imbarellato e recuperato con un gancio baricentrico di 15 metri, per essere trasporato poco distante a Col Indes, dove sono state tentate le manovre di rianimazione, senza purtroppo alcun esito. Al medico non è restato che constatarne il decesso. Sulla dinamica dell'incidente faranno luce i carabinieri, presenti a Col Indes, di certo lo sciatore aveva raggiunto il rifugio Semenza e voleva risalire il monte Cornor, meta tradizionale per gli appassionati della disciplina. Ha scelto però un percorso inconsueto, forse sbagliando direzione. Dalle tracce lasciate sulla neve, si capisce che si è fermato una trentina di metri prima del punto dove è avvenuto l'incidente, forse per fissare agli sci i 'rampant' (denti di metallo per progredire nei tratti ghiacciati). Più avanti il vento ha scoperto la lastra di ghiaccio sottostante e su una cengia ripida l'uomo è scivolato precipitando per 30 metri, fino a un salto di roccia, per fermare poi la sua caduta altri venti metri più sotto.

Click per ingrandire la foto
Monte Cornor
Un'immagine del monte Cornor.
Nell'angolo in basso a destra il tetto del
rifugio Semenza, sopra le rocce la traccia lasciata dallo sciatore.
Monte Cornor
La traccia dello sciatore vista dall'alto

servizio di Michela Canova

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